Cesare Cesarini, trascr. Lamberto Pietropoli, adatt. Marcello Zanin
Firenze stanotte sei bella in un manto di stelle
che in cielo risplendono tremule come fiammelle.
Nell’ombra nascondi gli amanti le bocche tremanti si parlan d’amor,
intorno c’è tanta poesia per te vita mia sospira il mio cuor.
Sull’Arno d’argento si specchia il firmamento,
mentre un sospiro e un canto si perde lontan.
Dorme Firenze sotto il raggio della luna
ma dietro ad un balcone veglia una modonna bruna.
Balconi adornati di pampini e glicini in fiore,
stanotte schiudetevi ancora che passa l’amore,
germogliano le serenate madonne ascoltate son mille canzon,
un vostro sorriso è la vita, la gioia infinita, l’eterna passion.
Sull’Arno d’argento si specchia il firmamento,
mentre un sospiro e un canto si perde lontan.
Dorme Firenze sotto il raggio della luna
ma dietro ad un balcone veglia una madonna bruna.
Sopra i lungarni senti un’armonia d’amore,
sospirano gli amanti stretti stretti, cuore a cuore.