elab. E. Casagrande
Lassù in una casetta d’Italia sul confin,
viveva una vecchietta, la madre dell’Alpin;
col figlio suo d’accanto, nella quiete là fra i monti,
viveva in un incanto la vecchia col suo Alpin.
Ma un dì fra le vette, fra i bianchi nevai,
fra gole e ghiacciai una voce ascoltò:
Madre orsù, il figlio tuo dammi anche tu.
Lo stranier calpesta ancor le mie frontier.
Io la Patria son, i miei figli tutti vò.
Lo stranien è qui alle frontier.
Rombava la mitraglia là proprio sul confin,
è giorno di battaglia per il mio figlio Alpin;
mio Dio fa che ritorni qui con me nella casetta
ad allietarmi i giorni o io ne morirò.
Con ansia mortale, sul monte andò urlando,
ma invano chiamando il suo caro Alpin…
Madre tu, il figlio tuo non chiamar più.
Sul mio altar la gioventù seppe immolar.
Ei dorme quaggiù né si desterà mai più.
Madre tu, lo rivedrai lassù.