arm. L. Zampieri, adatt. M. Zanin
La mattina del 5 d’agosto si muovevano le truppe Italiane
per Gorizia, le terre lontane, e dolente ognun si partì.
Sotto l’acqua che cadeva a rovescio grandinavano le palle nemiche
su quei monti, colline e gran valli si moriva dicendo così:
Oh Gorizia tu sei maledetta per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza e il ritorno per molti non fu.
Oh vigliacchi che voi ve ne state con le mogli sui letti di lana,
schernitori di noi carne umana, questa guerra ci insegna a punir.
Voi chiamate il campo d’onore questa terra di là dei confini;
qui si muore gridando: assassini! Maledetti sarete un dì.
Cara moglie che tu non mi senti raccomando ai compagni vicini
di tenermi da conto i bambini, che io muoio col suo nome nel cuor.
Oh Gorizia tu sei maledetta per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza e il ritorno per molti non fu.
La mattina del 5 d’agosto…