All’adunata degli alpini di Treviso di sabato e domenica scorse ci siamo presentati armati di cappello e penna anche noi Sintagma. Ospitati come solo gli alpini sanno ospitare, dalla sezione di Carpen dell’amico Franco nel parco di una villa dove era stato magistralmente allestito un campo base completo di comforts, spartani, ma sempre comforts, abbiamo passato due giornate all’insegna dell’allegria e della condivisione soprattutto canora. Fermandosi negli anfratti più accoglienti o nelle chiese che si incontravo lungo il cammino abbiamo cantato oltre 80 canti soltanto il primo giorno. Ci ha dato molta soddisfazione fermarsi in ogni dove, intonare un canto e in pochi minuti ritrovarsi circondati dai passanti che fermavano il loro cammino per ascoltarci ed applaudirci e lasciarci i loro commenti ed apprezzamenti. Ed anche l’unirsi per via di altri cantori conosciuti o sconosciuti ha dato un sapore diverso al solito cantare a cui siamo abituati. A Treviso era già esplosa l’estate e il cantare continuo è stato accompagnato dal giusto numero di bicchieri che ha impedito la secchezza delle gole, mantenuta alta l’energia per farci cantare dalla mattina presto fino a notte fonda e per ultimo, ma non meno importante, per farci restare in sintonia con il clima che ha permeato quest’adunata: qualche eccesso come sempre succede, ma soprattutto tanta civiltà, voglia di stare insieme e orgoglio alpino.